Lettera del 9 settembre 1979

Lettera del 9 settembre 1979

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di Bruno Pagnoscin (il “nonno” della Camerata 2)

Aosta, 9.09.1979

Domani mattina partiamo di nuovo per La Thuile dove faremo l’ultima settimana di esercitazioni del corso. La settimana dal 18 al 24 settembre, invece, servirà solo per la restituzione di certi materiali (sacco a pelo, materassino, ecc.) che ci avevano dato a inizio corso. Per il resto non dovremo fare più niente. Già questa settimana, che sembrava dovesse essere più impegnativa, è passata in fretta e tanti pomeriggi ci siamo ritrovati in camerata o in aula impegnati in accanite partite a scala 40 o a scopa perché non avevamo niente altro da fare. Una sera abbiamo fatto cena in camerata (quella di compagnia purtroppo è sfumata). Il menù (tutto preparato e cucinato da noi) consisteva in: tagliatelle verdi al sugo di pomodoro, panini con wurstel alla senape o alla maionese e, per finire, pesche sciroppate. Il tutto “abbondantemente” innaffiato con barbera e tokai comperati alla Standa perché costava meno di quello che vende papà Marcel. Hanno detto che era DOC, ma a me sembrava fatto con le polverine. Comunque andava giù e, alla fine, ne abbiamo fatto fuori un paio di cassette. Al contrappello eravamo tutti un po’ “ebbri” e ridanciani e nessuno riusciva a stare dritto sull’attenti. Il nostro sten. , quando ha aperto la porta della camerata per il contrappello, ha fatto finta di non vedere… La mattina dopo, purtroppo, siamo andati al poligono a sparare col bazooka. Dovevamo sparare contro una sagoma di carro armato disegnato su una parete rocciosa. Non vi dico le scene!!! Soprattutto noi “della 2” non riuscivamo a tenere dritta la canna del bazooka e i colpi partivano a casaccio, col capitano incazzato che ci gridava di tutto e picchiava sull’elmetto col bastone. Per fortuna non abbiamo fatto danni! Purtroppo giovedì 6 settembre, uno della nostra camerata, Sebastiano Vezza, l’ingegnere, se n’è andato a Roma nei carabinieri. Infatti, appena arrivato qui, in maggio, era andato a Roma per fare il concorso per i carabinieri, più che altro per farsi una vacanza per i tre giorni che durava il concorso. Invece l’hanno preso. L’addio della camerata è stato triste dopo quasi 5 mesi passati insieme e tutte le avventure trascorse. Comunque la sera prima avevamo già provveduto a festeggiare l’addio andando a mangiare fuori! Come stabilito per telefono vi aspetto il giorno fissato per la partenza. Potrete entrare in caserma con l’auto per caricare tutta la mia roba.
A presto, Bruno.

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