Lettera del 31 luglio 1979

Lettera del 31 luglio 1979

Ritorna all’elenco delle lettere …

di Bruno Pagnoscin (il “nonno” della Camerata 2)

Aosta, 31.07.1979

Siamo ritornati ieri da La Thuile. Nei 12 giorni che siamo stati lassù ci hanno fatto sgobbare come non mai. Come già detto, la sveglia normalmente era alle 5 e tutti i giorni si andava da qualche parte a fare addestramento. Per due giorni siamo stati a Orgére che è un vallone sopra i 2000 m di quota. Là abbiamo montato le tende, bene allineate, ci abbiamo dormito una notte e, il giorno dopo, abbiamo fatto l’assalto a fuoco. Prima però abbiamo dovuto spostare una mandria di mucche al pascolo!!! Bisognava evitare che si spaventassero e soprattutto che non fossero colpite durante l’esercitazione. Il capitano è stato contento perché tutto è andato bene. Vi racconto anche un fatto che ci ha fatto morire dal ridere e che penso continuerà a farmi ridere per tutta la vita ogni volta che ci penserò, perché è troppo forte. E’ successo durante la notte che abbiamo dormito là. Immaginate la situazione: un vallone a più di 2000 m, buio pesto, tutti in tenda a dormire, tranne qualche guardia che si scaldava le mani bruciando le “mete” della razione K e soprattutto… silenzio profondo! Improvvisamente dal profondo silenzio una voce ha cominciato a cantare a squarciagola: “ èèèè nata na criatuuuura nira nira e a mamma a chiamma Ciro, a chiamma Ciro… ecc.” il cantante era proprio nella nostra tenda! Quel “matto” di Silvano da Pescocostanzo ha dato sfogo a tutte le sue doti canore. Abbiamo pensato: “adesso arrivano e ci fanno stare in piedi tutta la notte”… invece non è successo niente. Grande Silvano Di Pasquale! Anche questa parte di campo, comunque, è stata una faticaccia, soprattutto per arrivare al vallone. Abbiamo dovuto portarci sia lo zaino grande dietro la schiena più lo zainetto tattico (serviva per l’esercitazione) davanti, sul petto…e il fucile. Tornando indietro, ancora peggio, abbiamo dovuto portare anche i materiali per l’esercitazione che all’andata erano stati portati su dall’elicottero. Io avevo due lattine di olio per la pulizia delle armi, piene, una per mano. Gli escursionisti che ci vedevano passare avevano gli occhi fuori della testa! Poi siamo andati alla “Testa del Caricatore”, che è un altro posto vicino al Piccolo San Bernardo. In quel posto abbiamo fatto esercitazione di “pattuglie da combattimento di notte”. La mattina era venuto il generale B.R. assieme ad un ispettore (generale a 3 stelle) per osservare l’esercitazione. La dimostrazione ovviamente è stata fatta di giorno, ma come se fosse notte. Il generale è stato tanto contento che ha promesso a tutti una licenza più lunga del solito per il periodo di ferragosto. Per finire il campo di La Thuile, in due giorni, siamo andati e tornati dalla cima del ghiacciaio del Ruitor (un po’ meno di 3500 m). Siamo partiti da La Thuile alle 4 di mattina (sveglia alle 3), come al solito carichi come muli. Il primo giorno ci siamo portati al rifugio Deffeyes (alto 2500 m). Lì abbiamo montato le tende. Nel pomeriggio abbiamo organizzato le cordate e imparato ad usare piccozza e ramponi. La sera abbiamo mangiato razioni K e poi una cioccolata calda al rifugio. Ho visto e fotografato un tramonto meraviglioso dietro il Monte Bianco!!! La mattina dopo, sveglia ancora alle 3 e partenza alle 4:30. Un primo pezzo di strada era di avvicinamento al ghiacciaio, sulla morena (una specie di ghiaione spinto giù dal ghiaccio nel tempo), abbiamo marciato al buio, con le pile. Arrivati al ghiaccio ci siamo legati in cordata, abbiamo messo i ramponi e via. In cima ci siamo arrivati tutti, con colonnello, capitano e cappellano in testa. Era una giornata bellissima, cielo azzurro intenso, nessuna nuvola a giro d’orizzonte. Dalla cima del Ruitor si vedevano tutte le montagne della Val d’Aosta e della Francia. Ho fatto quasi un intero rullino di diapositive. In cima ci aspettava il generale, elitrasportato. Il prete ha detto la messa in cima. Poi B.R. ha fatto un discorso e alla fine era tanto contento che eravamo arrivati tutti in cima che ha dato 100.000 lire al capitano per pagarci da bere. Infatti da molti corsi non succedeva una cosa del genere. Tutti dicevano che sarebbe stata un’ecatombe, che nei corsi estivi precedenti arrivavano su in pochi… Invece per noi è stata una passeggiata. Non abbiamo sofferto nemmeno il sole perché gli occhiali naja e la “piz buin” hanno funzionato a meraviglia. Il ritorno è stato un po’ più monotono e faticoso, anche perché l’abbiamo fatto tutto nel pomeriggio, dalla cima del ghiacciaio a La Thuile. Durante il tragitto ci siamo fermati al rifugio Deffeyes per togliere il campo e sobbarcarci del peso aggiuntivo delle tende e del sacco a pelo. A La Thuile non si arrivava mai. Finalmente alle 21, dopo circa 16 ore di cammino ininterrotto, siamo rientrati in caserma. Totale: in due giorni 20 ore di marcia. Il giorno dopo, domenica 29, per fortuna, riposo tutto il giorno. Lunedì poi, ritorno ad Aosta. A piedi!!! fino a Prè St.-Didier e poi in treno. Insomma ci siamo fatti un “culo” che non finisce più. Questo però solo ai fucilieri, mentre, dicono, i mortaisti se ne sono stati tranquilli ad Aosta. Meno male che, tornato in caserma, ho visto che gli ultimi voti del compitone erano tutti positivi, perciò ho preso i libri e li ho ficcati tutti nel profondo della valigia, così nell’armadietto c’è più posto. Per quanto riguarda le licenze di agosto, sembra che ne diano due turni e pare che ai più lontani 3 + 2 giorni ! Il primo turno di licenze dovrebbe cominciare verso il 10 di agosto e io cercherò di venire con quello. Poi mancherebbe solo circa un mese alla fine del corso che ormai, dopo la fine del primo campo, sentiamo abbastanza prossima. Questa lettera l’ho iniziata il 31 luglio e finita il 1° agosto perché, mentre la scrivevo, sono usciti i servizi e mi sono toccate 24 ore di guardia. Il primo agosto sono arrivate molte lettere, vostre e dei parenti che sono tornati dalle vacanze al mare. Penso che in un mese avranno a malapena messo insieme la tintarella che ho preso io sul Ruitor in un giorno!
Ciao, Bruno.

Ritorna all’elenco delle lettere …

Condividi questo articolo

Lascia un commento

Thank you for your upload